Mindfulness e mindful eating

Mindfulness: coltivare la presenza nel qui e ora
La mindfulness è una pratica che aiuta a sviluppare consapevolezza, ascolto e attenzione verso ciò che accade nel momento presente. Integrare mindfulness e mindful eating nel percorso psicologico significa favorire una connessione più autentica con pensieri, emozioni e sensazioni corporee. Questo approccio permette di osservare con maggiore chiarezza il proprio mondo interno, riducendo automatismi e reazioni impulsive che spesso generano stress o confusione. La mindfulness rappresenta uno spazio in cui rallentare, riconoscere ciò che si prova e comprendere come rispondere in modo più intenzionale. Attraverso esercizi guidati e tecniche di respirazione, la persona impara a gestire le difficoltà quotidiane con una prospettiva più stabile e centrata, sviluppando gradualmente un senso di equilibrio più duraturo.

Mindful eating: riscoprire il rapporto con il cibo
Il mindful eating è una pratica che applica i principi della presenza e dell’ascolto al momento del pasto. In percorsi che integrano mindfulness e mindful eating, il lavoro si concentra sull’osservazione delle sensazioni fisiche, dei segnali di fame e sazietà, e delle emozioni che accompagnano l’alimentazione. Questa modalità aiuta a riconoscere automatismi come mangiare rapidamente, cercare il cibo per gestire stati emotivi o vivere i pasti con ansia o rigidità. Attraverso esercizi specifici, la persona impara a rallentare, prestare attenzione ai sapori, ai ritmi e alle proprie reazioni interne. Questo favorisce un rapporto più equilibrato con il cibo, basato sull’ascolto e sulla consapevolezza, utile non solo nei disturbi alimentari ma anche nel miglioramento generale del benessere.

Benefici: consapevolezza emotiva e ascolto del corpo
Integrare mindfulness e mindful eating nel percorso psicologico significa lavorare contemporaneamente su mente, corpo ed emozioni. La consapevolezza sviluppata attraverso queste pratiche permette di osservare i propri vissuti con maggiore lucidità, ridurre reazioni automatiche e promuovere risposte più intenzionali. La mindfulness favorisce una regolazione emotiva più efficace, mentre il mindfulness eating aiuta a sviluppare un contatto più autentico con i segnali corporei. Insieme, queste pratiche sostengono un processo di cambiamento che porta a vivere la quotidianità con più equilibrio, presenza e stabilità. L’obiettivo è costruire un modo di relazionarsi a sé stessi più gentile, consapevole e radicato, che possa accompagnare la persona anche al di fuori del percorso terapeutico.
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